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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
Durante il laboratorio La fotografia come ponte relazionale Giulia Iacolutti racconterà lo sviluppo del suo lavoro e la sua metodologia, introdurrà la teoria dell’arte partecipata attraverso l’analisi di autrici e autori internazionali e svilupperà un’opera corale insieme a tutte le partecipanti e i partecipanti da realizzare presso gli spazi della scuola.
Nel caso le/i partecipanti avessero già un progetto in corso di elaborazione, vi sarà la possibilità di presentare il corpus esistente per essere esaminato e discusso in maniera collettiva, analizzandone le caratteristiche e individuandone un piano di sviluppo progettuale.
All’interno del programma del workshop si analizzerà come le interazioni umane nel contesto sociale siano spesso il punto di partenza per un’estetica relazionale, che vede nell’invenzione e creazione di relazioni tra soggetti l’essenza della sua pratica. L’artista si concentra sui rapporti che il lavoro crea nel pubblico o sull’invenzione di modelli di partecipazione sociale.
Ma la fotografia che ruolo ha in questo paesaggio? Può divenire la forma scelta per rappresentare una pratica di tipo partecipato? E se diventasse l’elemento legante che agevola la creazione di uno spazio interattivo?
A partire da queste domande l’obiettivo principale del workshop è avvicinare le persone ai linguaggi artistici contemporanei attraverso la sperimentazione attiva, aprendo dei varchi sulla percezione di cosa possa essere definito arte.
Giulia Iacolutti (1985), dopo la laurea magistrale in Economia dell’Arte, si diploma in Fotografia e video all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e in Visual Storytelling alla Fondazione Pedro Mayer di Città del Messico. L'opera di Iacolutti indaga le relazioni umane attraverso la fotografia, la performance, il ricamo, il film e l’installazione. Ha esposto in mostre collettive e personali, tra cui: Kunst Meran (Merano), PAC (Milano), La Triennale (Milano), MUAC (Città del Messico), Galleria Akademija (Vilnius). La sua opera fa parte di collezioni pubbliche e private, come: Collezione Donata Pizzi, MUFOCO, Biblioteca de La Galleria Nazionale, Centro de la Imagen CDMX, Artphilein, Collezione Gabriela Cendoya. Ha vinto: il Premio Bastianelli con il libro Casa Azul, il Premio P. Cardazzo, la residenza OMNE/Land, e i bandi Refocus (MiBACT) e Italia Inclusiva (MAECI). Nel 2023 ha pubblicato, con la casa editrice bruno (Venezia), I don’t care (about football), finalista al Author Book Award 2023 (Arles). Insegna nel corso di formazione annuale in Giornalismo Visuale e Fotografia Documentaria presso Irfoss (Istituto di ricerca e formazione nelle scienze sociali) di Padova, al Master in Archivi Fotografici dell’Università di Trieste e all’International Masterclass of Fine Art Photography di Nova Goriza – www.giuliaiacolutti.it
Sì, se sei un* student* o un* fotograf* professionista interessato nella relazione tra fotografia, arte partecipata e linguaggi contemporanei.
Se hai qualche dubbio scrivi per email a info@spaziolabo.it o chiamaci al +39 328 3383634.
PREZZO PIENO. Il workshop ha un costo a prezzo pieno pari a 250€.
PROMO BACK TO SCHOOL. Fino al 10 novembre 2023, il workshop avrà un costo promozionale Early Bird pari a 200€.
Per saperne di più invia un’email a info@spaziolabo.it con i tuoi dati (nome, cognome, numero telefonico, email). La registrazione al workshop è confermata solo dopo il pagamento completo.
Per partecipare al workshop è necessario tesserarsi a Spazio Labo’. Il costo della tessera, valida per il 2023, è pari a 15€.
Per eventuali informazioni sulle policy di cancellazione scrivici per email a info@spaziolabo.it.
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