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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
ARCHIVIO MOSTRE: ANNO 2010
Il progetto Fault Lines/Turkey/East/West ha come focus la Turchia, una nazione che ha una posizione strategica dal punto di vista geografico e simbolico: è infatti crocevia tra Europa e Asia, tra la cultura Occidentale e quella Orientale.”Fault lines”, linea di faglia, nel linguaggio della geopolitica indica proprio un confine tra due aree geografiche antigue in conflitto.
Per questo suo essere “terra di mezzo” non mancano all’interno della Turchia contraddizioni, contrasti e tensioni tra modernità e tradizione, tra islamismo e cristianesimo, tra democrazia e repressione. La Turchia è un paese che sta cercando faticosamente di trovare la propria identità e di amalgamare queste sue diverse facce e realtà in modo da unirle in un’unica identità moderna. Il percorso ovviamente non è semplice e il risultato non può essere immediato. L’analisi di Georgiou parte proprio dal cambiamento che il paese sta attraversando. I cinque anni passati in Turchia per realizzare questo progetto gli hanno permesso di documentare la trasformazione che è in atto. Una trasformazione che però porta con sé delle contraddizioni: proprio per la fretta di modernizzarsi e di mettersi al passo con i tempi, si assiste in Turchia ad una urbanizzazione improvvisa che genera cambiamenti profondi e repentini. Dovendo gestire la grandissima migrazione che ha portato milioni di persone a trasferirsi dalle campagne, dai paesi e dai villaggi sperduti verso le grandi città, si è assistito in Turchia ad una mutazione del territorio troppo rapida: agglomerati urbani che sono l’uno la copia dell’altro, reticoli di strade, paesaggi che vengono completamente ridisegnati. Una delle conseguenze di questa modernizzazione accelerata è stata l’improvvisa scomparsa e disgregazione dei villaggi e delle piccole comunità. Un altro problema è invece la sovrappopolazione: Istanbul è passata dal milione di abitanti del 1960 agli oltre 15 milioni attuali.
Il lavoro di Georgiou è stato quello di documentare questi cambiamenti per sollevare delle questioni e delle domande: sul complesso rapporto tra Est e Ovest, Oriente e Occidente, e sulla modernizzazione e urbanizzazione che trovano ostacoli nella religione e nel nazionalismo. Georgiou ha cercato di raccontare queste contraddizioni e questi cambiamenti fotografando la tranquilla vita quotidiana della popolazione turca. Un progetto fotografico di dimensioni sociologiche, dunque, con uno sguardo verso l’architettura, la città e il paesaggio sociale turco. Un viaggio di più di duemila chilometri, da est a ovest, lungo appunto cinque anni. Un’immersione in un Paese, la Turchia, che riunisce in sé passato e modernità, Oriente e Occidente. La macchina fotografica di Georgiou ha messo in risalto questa coesistenza di contraddizioni e di pericolose tensioni raccontando la Turchia dei volti, delle piccole e grandi città, delle periferie, delle insegne stradali. Una Turchia quotidiana fatta di cose e persone che in alcune immagini sembrano sospese in un’attesa perenne e in un tempo indefinito.
George Georgiou è nato a Londra da genitori greco-ciprioti e da vent’anni si dedica esclusivamente alla fotografia. Negli ultimi dieci anni ha fotografato intensamente nei Balcani, in Europa dell’Est e in Turchia, vivendo e lavorando in Serbia, Grecia e per cinque anni ad Istambul. Il suo lavoro consiste in progetti a lungo termine centrati sull’identità, sull’urbanizzazione e sullo spazio in cui si trovano le persone riprese nelle propriecomunità, culture e ideologie. I premi che ha ricevuto includono due World Press Photo nel 2003 e nel 2005 e un Nikon Press Award UK per il miglior saggio di fotografia nel 2000. Ha pubblicato nei maggiori magazines internazionali ed esposto in diversi paesi. Ha condotto diversi workshop e letture portfolio in Ucraina, Grecia, Turchia, Cipro, Serbia, Kosovo, Slovenia, Londra, Nigeria e Lettona ed è stato mentore di diversi fotografi nelle regioni in cui ha lavorato. Il suo primo libro, da cui è tratta questa mostra, Fault Lines/Turkey/East/West, è stato pubblicato a maggio 2010 (Postcart Edizioni). E’ rappresentato dalle agenzie Panos (UK), Signatures (Francia) e dal settembre 2008 è rappresentato in Italia dall’agenzia Prospekt.
Per ulteriori informazioni:
georgegeorgiou.net / intransit.blogspot.com.
Articoli recentemente pubblicati sul progetto Fault lines/Turkey/East/West:
The New York Times – The New Yorker
Con il patrocinio gratuito di:
Comune di Bologna – Quartiere Saragozza
Con il supporto di:
CasaManu catering Tenuta Sant’Urbano
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