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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
Approfondire la fotografia d’architettura con un fotografo di grande esperienza affermato nell’ambito: Filippo Romano.
Il master che proponiamo è la scoperta, prima di tutto, di una visione: la propria. Il master intende orientare la generica documentazione fotografica di un’architettura verso un percorso autoriale in cui il fotografo potenzia la propria capacità narrativa, trasformando l’osservazione di uno spazio architettonico in un percorso di immagini, soggettivo e coerente.
Punto saliente del master sarà la creazione di un portfolio che vuol essere molto più simile a un libro fotografico – per qualità e costruzione dei contenuti visivi – che a una classica carrellata di belle immagini slegate tra loro.
Sarà uno studio strutturato e profondo, quello che attende i partecipanti, immaginato come un vero e proprio workshop a lungo termine; motivo per cui è richiesta già una base teorica e tecnica che permetta di affrontare il master nel migliore dei modi.
Scopriremo come fotografare l’architettura significhi costruire una narrazione di immagini sullo spazio, in cui l’attenzione ragionata del gesto fotografico non è mai un racconto oggettivo, perché risulterebbe praticamente impossibile definire in una serie di fotografie – seppur iconiche – l’essenza e la complessità di un’architettura; a prevalere è, invece, uno sguardo insistito, capace di generare tracce preziose, che sono il vero invito al viaggio e all’attraversamento di uno spazio architettonico.
Approfondiremo il ruolo del fotografo d’architettura, adottando una lettura che lo legittimi e sproni a essere il testimone della creazione dell’architetto e della sua capacità di trasformare il vuoto in un luogo che, il più delle volte, esiste per essere abitato o vissuto.
Il racconto di un autore nasce e si sviluppa a partire dell’esperienza diretta degli spazi architettonici, attraversati e cercati nelle differenze di luce e della loro misura nel paesaggio; il suo processo creativo, il più delle volte, si genera dall’immaginare lo sguardo o il pensiero dell’architetto oppure genera una visione totalmente autonoma ma coerente con un linguaggio fotografico prettamente incentrato sulla rappresentazione dello spazio, visto come scenario di azioni quotidiane.
Durante l’intero master svolgeremo dei lavori sul campo, scegliendo delle architetture per andare a fotografarle. Sono previste, inoltre, lezioni frontali con architetti, urbanisti, narratori della città e altri fotografi d’architettura. In parallelo verrà svolto un lungo e meticoloso lavoro di editing dei materiali prodotti.
Filippo Romano nasce nel 1968, dopo gli studi all’I.S.I.A. di Urbino, studia all’International Center of Photography I.C.P. di New York; attualmente risiede e lavora a Milano. Collabora da diversi anni con la casa editrice Skira nel settore editoriale dell’architettura e ha pubblicato su Abitare, Domus, Io donna, The Plan, Rivista Studio. Nel 2007 ha pubblicato il libro Soleritown sull’opera dell’architetto Paolo Soleri e nel 2007 ha vinto il premio Pesaresi/Contrasto con il progetto fotografico OFF China. Nel 2010 e nel 2014 ha esposto alla biennale di architettura di Venezia. Dal 2011 lavora al progetto a lungo termine sulla città di Nairobi che è stato parte della mostra Made in slums alla Triennale di Milano. Nel 2013 viene scelto per documentare il territorio di Cavallino Tre Porti realizzando il volume Marea Oggi, Marea Domani. Nel 2014 espone al Canadian Center of Architecture C.C.A. il progetto Found in Translation a cura dello storico Guido Beltramini sull’influenza Palladiana nelle architetture di Thomas Jefferson. Insegna fotografia al master di Forma\Naba e al Master di fotografia dello IUAV di Venezia. Ha documentato la costruzione del progetto architettonico degli architetti svizzeri Herzog & De Meuron per la nuova sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano terminato nel 2017. Collabora dal 2012 con l’architetto e docente Isabella Inti ai progetti dell’associazione Tempo Riuso e ai corsi di Town Planning Design che la docente tiene al Politecnico di Milano in particolare ha documentato lo spopolamento di Badolato in Calabria e la sistemazione temporanea della popolazione colpita dal terremoto nel centro Italia nelle aree di Norcia e di Castelluccio. Nel 2018 pubblica il libro The Residents Welfare sulle gated comunities di Nairobi per AM Bookstore e vince il DummyAward di Kassel con il progetto Nairobi Watertanks. Attualmente lavora ad un progetto di documentazione sugli effetti e le distruzioni della tempesta di vento Vaia per la fondazione Fabbri di Pieve di Soligo.
Maggiori informazioni su filipporomano.it
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