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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
ARCHIVIO MOSTRE: ANNO 2013
A cura di Pier Francesco Frillici
18 gennaio – 2 marzo 2013
Inaugurazione
venerdì 18 gennaio ore 18:30
In occasione dell’inaugurazione l’autore presenterà il libro “Strada Maggiore 49, casa Arcangeli”, Danilo Montanari editore.
Sabato 26 gennaio 2013, Art City White Night: apertura straordinaria dalle 16 fino a mezzanotte.
Mercoledi 6 febbraio 2013 ore 19:00: live performance di Claudio Rocchetti.
Mostra visitabile sino a sabato 2 marzo 2013 negli orari di apertura della galleria, da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, sabato dalle 16 alle 19.30.
Ingresso libero.
Il titolo della mostra fa riferimento all’indirizzo e al numero civico dove, per molti anni, ha abitato una famiglia di grandi artisti e intellettuali che hanno dato lustro alla vita culturale della città di Bologna.
Dopo la scomparsa dell’ultima residente avvenuta nel 2007, gli interni dell’appartamento sono stati sgomberati dai mobili d’epoca, dagli arredi di pregio, dalle numerose suppellettili domestiche, dall’importante quadreria, dalla biblioteca privata, nonché da tutti gli effetti personali appartenuti ai singoli componenti della famiglia per consentire il rapido avvio dell’opera di ristrutturazione da cui prossimamente, visto che il cantiere è ancora aperto, vedrà la luce un’altra residenza, nuova di zecca.
Giuseppe De Mattia ha iniziato a esplorare la casa all’indomani dello sgombero, ossia poco tempo prima che iniziassero i lavori, quando non tutto era andato perduto.
Il suo sguardo è stato catturato dalle pareti spoglie, disadorne, consumate dal tempo, su cui restavano vive le impronte degli oggetti rimossi, i sedimenti dell’umidità, i buchi, le croste, le fratture di superficie; dagli angoli incisi fra i muri e i pavimenti polverosi dove si erano depositati, fra brandelli di intonaco caduto, tanti rottami anche minuscoli, sparsi un po’ ovunque, che, quasi per miracolo, avevano resistito al primo trasloco ma che, nonostante tutto, si vedevano già condannati a sparire, senza che qualcuno o qualcosa potessero impedirlo.
Con scrupolosa dedizione De Mattia ha voluto prendersi cura delle condizioni di desolante abbandono in cui versava la piccola casa-museo, convinto che la memoria del tempo circolato in quelle stanze dovesse sopravvivere. O almeno immaginare di farlo, poiché l’unica forma di conservazione di materiali inerti ma non immobili, né tanto meno indistruttibili, non poteva che essere virtuale, fotografica, appunto.
Tale ricerca, essendo priva di finalità commemorative, non pensa di erigere monumenti alla gloria di una famiglia importante, né alla memoria di qualche personaggio illustre, ma di far emergere l’idea che qualsiasi luogo, al di là delle sue origini, una volta abbandonato a se stesso, si possa trasformare in un museo spontaneo e inconsapevole di tracce e quindi di sedimenti temporali da salvare.
La mostra è stata pensata come un contenitore in cui l’autore ha inserito anche una traccia sonora che il musicista Claudio Rocchetti ha costruito ad hoc per accompagnare le riprese fotografiche in un diaporama.
Saranno presentati, inoltre, alcuni oggetti rivenuti nell’appartamento con opportune modifiche ad opera dell’autore, e qualche documento artistico proveniente da collezioni private capace di stabilire una forte relazione memoriale con la casa e con la vita dei suoi abitanti.
Giuseppe De Mattia nasce a Bari nel 1980. Si laurea in DAMS Cinema a Bologna dopo aver studiato Urbanistica al Politecnico di Milano, dal 1999 al 2001. Nel settembre del 2009 viene invitato a prendere parte della residenza artistica “Anamnesis Belgium – encounter for cinema, sound & oral tradition” a Westhouter. Negli anni ha collaborato e collabora con l’Archivio Fotografico della Cineteca di Bologna, l’associazione dei film di famiglia Home Movies e con Spazio Labo’ – Centro di fotografia di Bologna. Collabora inoltre con diversi artisti, registi, musicisti e architetti. È presente in diverse mostre collettive e alcuni suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private. Attualmente vive a Bologna. E’ rappresentato dalla galleria Nowhere Gallery di Milano.
La mostra ha il supporto di:
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