Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna

THE BEGINNING IS THE END IS THE BEGINNING – DEGREE SHOW 2024

© Alessia Calzavara

THE BEGINNING
IS THE END IS
THE BEGINNING

DEGREE SHOW 2024

Mostra finale collettiva del Corso Triennale in Fotografia 2021-24

Inaugurazione

giovedì 27 giugno 2024, ore 19

Strada Maggiore 29, Bologna

OPENING

giovedì 27 giugno 2024 ore 19
ingresso libero

INCONTRO CON AUTRICI E AUTORI

giovedì 27 giugno 2024 ore 19.30
ingresso libero

APERTURA MOSTRA

Fino al 18 settembre 2024,
dal lunedì al venerdì, su appuntamento
ingresso libero

CHIUSURA ESTIVA

dal 26 luglio all’8 settembre 2024

THE BEGINNING IS THE END IS THE BEGINNING

The beginning is the end is the beginning è il titolo della mostra collettiva finale del Corso Triennale in Fotografia 2021-24 che inaugurerà giovedì 27 giugno alle ore 19 presso la galleria di Spazio Labo’ in Strada Maggiore 29 a Bologna.

La mostra rappresenta la condivisione di una serie di progetti personali che nelle loro differenze sono tuttavia accomunati da alcuni temi ricorrenti come l’ambiguo rapporto della fotografia con il reale, con la memoria, con la storia – collettiva e individuale – , e ancora la ricerca della propria identità, il rapporto con la natura, la possibilità di elaborazione di vicende intime, traumatiche e non solo. Le autrici e gli autori in mostra restituiscono finalmente al pubblico, attraverso la fotografia, il video e l’installazione, il risultato delle loro ricerche durate un intero anno ma frutto di un percorso iniziato ancor prima di entrare a scuola e destinato a continuare anche dopo.

Il titolo della mostra, ispirato a un passaggio del poema “Little Gidding” contenuto nei Four Quartets di T. S Eliot, è una riflessione intorno all’esperienza del percorso educativo e umano compiuto dalla classe insieme al corpo docenti, una sfera temporale in cui inizio e fine si allineano e convergono in una mostra collettiva che rappresenta un nuovo inizio per tutte e tutti.

Con la chiusura di questo percorso triennale, le studentesse e gli studenti di questa classe entrano a far parte del mondo della fotografia contemporanea che oggi più che mai necessita di nuovi sguardi, nuovi approcci.

Le autrici e gli autori in mostra sono: Samuele Aleotti, Alessia Calzavara, Aurora Ceglia, Martina De Giorgi, Enrico Fagiani, Briged Lishi, Lorenzo Manca, Samir Mouda, Nicola Ortona, Giulietta Palombarini, Martin Picciolo, Gaia Tosi.

All’interno della mostra saranno esposti tutti i libri fotografici realizzati dalla classe e la nuova collana di approfondimenti teorici legati alla ricerca e ai processi delle singole progettualità.

PROGETTI IN MOSTRA

Where the sea ends di Lorenzo Manca

Un viaggio nel tentativo di trovare il mondo di mio fratello, un mondo perso nello spazio e in un tempo che si insinua tra presente e passato, aprendo brecce nella mente: i ricordi appaiono come lampi di luce che aprono il buio di una memoria svogliata e pigra annebbiata da un trauma, quello della morte.

I don’t care about any other mountain di Martina De Giorgi

Il progetto nasce come la traccia di un’indagine irrequieta e mossa dal desiderio ossessivo di avvicinarsi a un orso che è reale e al tempo stesso un pretesto, espediente di ricerca di una realtà altra. Il progetto si pone come restituzione della mia personale immersione nella realtà materiale e immaginativa di chi vive e pratica in prima persona l’esplorazione del bosco spinto dalla suggestione esercitata da questa creatura sfuggente e suggestiva al tempo stesso.

Eureka! Come comportarsi con una montagna di Alessia Calzavara

Il progetto esplora il tema dell’evasione dalla noia attraverso l’immaginazione che trasforma il paesaggio. La proporzione “noia : pianura = evasione : montagna” funge da premessa concettuale: la pianura rappresenta la monotonia, mentre la montagna simboleggia la fuga e l’avventura. Il progetto si basa sull’indagine immaginativa e utilizza la figura della “motta” come espediente.

Almeno voi siete alla ricerca di qualcosa di Nicola Ortona

Almeno voi siete alla ricerca di qualcosa è il racconto di una comunità terapeutica dell’Appennino Tosco-Romagnolo che pone al centro del suo progetto le relazioni umane e familiari, la genitorialità e il rapporto tra genitori ex tossicodipendenti e i loro figli.

Mnemastenia I di Enrico Fagiani

Mnemastenia I è il primo dei tre capitoli di un progetto sperimentale volto a mettere in questione il paradigma stesso dell’archivio fotografico alla luce delle odierne evoluzioni tecnologiche e il processo di rielaborazione dell’identità e della memoria attraverso le immagini. Incentrato sulla critica dell’immagine d’archivio come ricordo familiare, e sviluppato indagando il meccanismo di funzionamento della memoria e l’immaginario fantascientifico del portale interdimensionale, esso si compone di tre opere originate dal prelievo di quarantaquattro fotografie dall’album di famiglia e che condensano una ricerca personale sui significati delle immagini elaborate digitalmente e sulla radicalizzazione del rapporto tra tecnica e memoria.

Rave was there for me to sleep di Martin Picciolo

Un progetto d’archivio autobiografico che racconta la storia della mia infanzia passata principalmente all’interno del contesto del Livello57, un centro sociale di Bologna di cui ho sempre avuto difficoltà a parlare raccontandone la mia relazione senza finire vittima dei pregiudizi altrui.

Invisibili di Giulietta Palombarini

Il progetto ripercorre la storia di Fausto e Iaio, due ragazzi di diciotto e diciannove anni uccisi il 18 marzo 1978 a Milano, attraverso la mappatura del percorso fatto da loro a piedi la sera del loro assassinio e il racconto fotografico dei diversi luoghi che facevano parte della loro vita quotidiana, insieme a un’approfondita ricerca del materiale d’archivio legato alla loro vicenda.

N’mes, nel mezzo di Briged Lishi

Un viaggio personale che nasce dal profondo desiderio di esplorare la mia origine albanese attraverso le esperienze dei miei genitori, Shpresa e Ridvan, nati e cresciuti a Shkoder, in Albania, durante il regime dittatoriale di Enver Hoxha; un’epoca in cui sognare era complicato e le loro ambizioni venivano costantemente ostacolate dalla società in cui vivevano. N’mes, nel mezzo offre uno sguardo intimo sulle gioie e le sfide di vivere tra due culture, mostrando come il passato possa influenzare la percezione di noi stessi e del nostro posto nel mondo.

Qualcosa di bello, qualcosa di nuovo di Samuele Aleotti

Un progetto autobiografico a lungo termine realizzato a quattro mani da Samuele e Lucia, che unisce le fotografie scattate da entrambi nel corso della loro relazione cominciata due anni fa, raccogliendo su pellicola momenti di quotidianità, gesti d’amore, ironia, travestimenti, sesso, viaggi e tutto ciò che condividono insieme.

Non ho mai parlato con mia nonna di Samir Mouda

Non ho mai parlato con mia nonna è un progetto sulla mia famiglia in Marocco, su come comunichiamo e ci relazioniamo, a partire dalla mia personale esperienza: sono stato in Marocco otto volte e non ho mai imparato l’arabo, siamo estranei eppure uniti indissolubilmente da un legame di sangue, quasi dissonante con la distanza che ci separa. Eppure, l’amore va oltre le barriere linguistiche e geografiche.

Di colpo di Aurora Ceglia

Un progetto su mia nonna e sulle conseguenze fisiche e mentali dell’ictus che ha influenzato la sua vita quotidiana e in parte anche la mia, distorcendo la nostra realtà condivisa e cambiando la percezione di alcuni luoghi familiari a entrambe.

Perché devo essere così? di Gaia Tosi

Un progetto fotografico che si propone di affrontare il tema del body shaming sui corpi femminili. Attraverso le testimonianze e la partecipazione di ragazze che hanno vissuto direttamente sui loro corpi le conseguenze del body shaming, mi sono concentrata su alcuni dettagli, su momenti di interazione tra di loro e su testi intimi di condivisione delle loro esperiene con l’intento di trasmettere un messaggio di positività e accettazione di sé.

WHAT’S ON?

THE BEGINNING IS THE END IS THE BEGINNING

27.06.2024 / 18.09.2024

Inaugurazione: giovedì 27 giugno 2024 ore 19

Incontro con gli autori e le autrici: giovedì 27 giugno 2024 ore 19.30

Orari di apertura: fino al 18 settembre 2024, dal lunedì al venerdì, su appuntamento, ingresso libero

Chiusura estiva: dal 26 luglio all’8 settembre 2024

Spazio Labo’ | Photography Strada Maggiore 29, Bologna

info@spaziolabo.it | press@spaziolabo.it | 328 3383634

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