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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
“NON È QUELLO CHE CREDI”
LABORATORIO DI INDAGINE SUL POTENZIALE NARRATIVO E IL VALORE DEGLI OGGETTI PERSONALI.
RACCOLTA DEGLI ELABORATI A FINI ESPOSITIVI.
A CURA E CON MARTINA MELILLI
Sabato 30 novembre 2019
ore 15-18.30
QUESTO LABORATORIO FA PER ME?
Sì, se hai voglia di partecipare a un progetto collettivo di ricostruzione di memorie di vita personale, se hai una storia nel cassetto a cui vorresti dare vita, se vuoi vedere il tuo elaborato allestito all’interno di una mostra.
DETTAGLI:
Durata: 3 ore e 30 circa.
Quando: sabato 30 novembre, ore 15-18.30
COSA PORTARE:
Martina Melilli è un’artista audio-visiva e regista che dopo la laurea in Arti Visive allo IUAV approfondisce gli studi in cinema documentario e sperimentale alla LUCA School of Art di Bruxelles. Il suo approccio è spesso di tipo antropologico e documentaristico. Si interessa alla rappresentazione dell’immaginario individuale e collettivo legato alla memoria, alla Storia, alla realtà e all’identità; la relazione tra l’individuo e lo spazio che lo circonda: il movimento attraverso questo spazio e il senso di appartenenza; la connessione e il confronto tra l’intimo e l’universale. Gli archivi e le collezioni sono materiale di lavoro e sperimentazione. I suoi media principali sono il video, la fotografia, il testo, il suono, il collage, e spesso utilizza dinamiche partecipative e relazionali, e la promozione del documentario di creazione, come strumento, organizzando workshop e curando rassegne e mostre, filmiche e non. I suoi cortometraggi sono stati selezionati in diversi festival nazionali e internazionali (IFFR, Ji.hlava, Filmmaker, CineMigrante, DocuTIFF, tra gli altri). Nel 2016 ha vinto il premio Quotidiana. È la vincitrice dell’edizione 2017 di Artevisione con il film MUM, I’M SORRY, poi parte della collezione del Museo del Novecento e in mostra nella Project Room del PAC (Milano), assieme al progetto partecipativo e relazionale Non è quello che credi (2018). Melilli è parte dell’edizione 2018 di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images e della correlata mostra European Identities: New Geographies in Artists’ Film and Video a cura di Leonardo Bigazzi per il Festival Lo Schermo dell’arte. Nel 2019 è parte della selezioni di Ekrani i Artit festival, Scutari (AL) e Vista d’Arte, a cura di Da Luz Collectiv, a Lisbona. My home, in Libya è il suo primo documentario di creazione, prodotto da Stefilm International, ZDF/ARTE, RAI Cinema, con il sostegno del MiBACT che l’ha anche riconosciuto di interesse culturale, e per il quale ha ricevuto una borsa di sviluppo dal Premio Solinas. Il film è stato presentato in prima mondiale al Festival di Locarno 2018, poi Chicago IFF, DOK Leipzig, e molti altri, vincendo premi e menzioni speciali. Al Trieste Film Festival 2019 ha vinto il Premio Corso Salani. Nel 2019 fonda, con Caterina Erica Shanta, il collettivo -INA.
Maggiori informazioni: Martina Melilli.
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