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Spazio Labo’ – Centro di fotografia | Strada Maggiore 29 | Bologna
MATHIEU ASSELIN
MONSANTO®: THE BOOK
04.11.17-25.01.18
Incontro dell’autore con il pubblico:
4.11.2017 h. 18
gratuito, prenotazione obbligatoria
Inaugurazione mostra:
4.11.2017 h. 19
ingresso libero
Visita guidata:
5.11.2017 h. 11
gratuito, prenotazione obbligatoria
Orari apertura mostra:
lunedì-giovedì, h. 15-19
ingresso libero
Spazio Labo’ | Centro di fotografia
Strada Maggiore 29, Bologna
Campanello Spazio Labo’ | cortile interno
info@spaziolabo.it | laura.demarco@spaziolabo.it | 3283383634
Mathieu Asselin (Francia/Venezuela, 1973) inizia la sua carriera nell’ambito della produzione cinematografica a Caracas, ma è negli Stati Uniti che affina il suo stile come fotografo documentario. I suoi lavori sono stati pubblicati su The New Yorker, GEO e Freitag e le sue opere sono state esposte in Francia, a New York, Miami, Washington e Caracas. Nel 2011 realizza l’autopubblicazione Ninety-Nine Per Cent News Print che diventa in breve tempo un testo di riferimento nell’ambito delle pubblicazioni indipendenti. Nel 2012 fonda 10X10 Photobooks, un’associazione per la promozione dei libri fotografici a livello internazionale. Nel 2014 è stato selezionato per il progetto Plat(t)form al Fotomuseum di Winterthur ed è stato invitato come artista residente da Imagine Science Films. Il suo progetto Monsanto®: a Photographic Investigation si è aggiudicato nel 2016 il Dummy Award a Fotobook Kassel e la menzione speciale del Les Rencontres d’Arles Dummy Book Award. Mathieu Asselin vive e lavora tra Arles e New York.
Maggiori informazioni: mathieuasselin.com
Sergio Valenzuela Escobedo (Cile, 1983) è un artista e curatore indipendente. Dopo gli studi presso la National School of Arts di Johannesburg, consegue il diploma in fotografia in Cile e si perfeziona presso la Villa Arson di Nizza nel 2014. Al momento sta conseguendo un dottorato presso l’Ecole National Supérieur de la Photographie di Arles. Dal 2005 è curatore di mostre tra cui la più recente è “Mapuche, voyage en terre Lafkenche” preso il Musée de l’Homme (Parigi). La sua ricerca si orienta verso la storia teorica e politica dell’apparecchio fotografico, approfondendo i saperi, le tecniche e le credenze che modificano le società umane e il loro patrimonio mentale e spirituale.
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